L'AQUILA "Centralità del lavoro nelle scelte del Paese e nel futuro dell'Abruzzo" è il titolo della manifestazione regionale promossa da Cgil, Cisl e Uil, in programma domani all'Aquila, a partire dalle 10 alla Villa comunale all'altezza del Consiglio regionale.
L'iniziativa si inserisce nell'ambito della mobilitazione nazionale che i sindacati confederali hanno deciso di portare avanti su pensioni, fisco, lavoro, sviluppo e sociale, per migliorare la legge di bilancio in discussione in Parlamento. La relazione introduttiva e il coordinamento della mattinata saranno a cura di Michele Lombardo, segretario generale Uil Abruzzo. A seguire, sono previsti gli interventi di un rappresentante del sindacato pensionati Fnp Cisl e di delegate e delegati sui luoghi di lavoro. Le conclusioni saranno a cura di Roberto Ghiselli, segretario Cgil nazionale. L'iniziativa si svolgerà nel pieno rispetto delle norme anti-Covid. «Con la manifestazione in programma all'Aquila», dicono i segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil Carmine Ranieri, Leo Malandra e Michele Lombardo, «intendiamo condividere i temi e le preoccupazioni al centro della mobilitazione nazionale, in un periodo particolarmente delicato per il Paese. Al tempo stesso, il nostro obiettivo è accendere nuovamente i riflettori sulle problematiche che interessano l'Abruzzo: dall'occupazione alle crisi industriali, passando per il precariato e i risvolti sanitari, economici e sociali legati alla pandemia».
La battaglia portata avanti anche dalla CGIL Abruzzo Molise con il Patronato INCA, ha fatto sì che il Governo sia tornato sui suoi passi ed abbia trovato la copertura finanziaria per consentire che i periodi di quarantena di tutti i lavoratori dipendenti siano coperti dalla malattia.
Nell'agosto scorso, infatti, l'INPS comunicava che a seguito del mancato rifinanziamento, non ci sarebbe stata più questa opportunità, pertanto i lavoratori dipendenti di aziende private posti in quarantena, non avrebbero avuto retribuzione e contribuzione nei periodi di astensione dal lavoro.
Una problematica che secondo una stima del Patronato INCA regionale in Abruzzo e Molise avrebbe riguardato quasi 8.000 lavoratori, con un impatto economico individuale che sarebbe andato da 650 a 1.100€.
La mobilitazione portata avanti dalle Camere del Lavoro abruzzesi e molisane che oltre ai risvolti economici evidenziavano i rischi sanitari legati alla verosimile diminuzione delle denunce di contatti con positivi, ha avuto anche risalto nazionale con la testimonianza di un delegato sindacale della FIOM CGIL della BETAFENCE di Tortoreto che, insieme alla moglie portalettere anch'essa in quarantena fiduciaria, ha raccontato la sua storia in diretta nella trasmissione de La7 “L'aria che tira”.
Una battaglia le cui ragioni sono state riconosciute dal Governo che nel decreto 146 del 21 ottobre 2021 ha, seppur in ritardo, finanziato la misura dando la possibilità di coprire tutti i periodi di quarantena con la malattia, a partire dal 1° gennaio 2021.
Ora l'INPS dovrà emanare quanto prima una circolare che illustri le modalità operative per il recupero dei periodi pregressi, così come dovrà esprimersi sulla procedura da seguire per vedersi riconosciuti i “congedi parentali Covid” il cui diritto è stato nuovamente previsto sempre dal “decreto fiscale”.
In questo caso, ad aver diritto ai congedi parentali retribuiti al 50%, sono i genitori di figli con meno di 14 anni che abbiano avuto la sospensione dell'attività didattica in presenza, o siano stati contagiati dal Covid o posti in quarantena. Non vi sono limiti di età, invece, per i genitori di figli con disabilità grave. Anche nel caso dei congedi parentali, il diritto è retroattivo a partire dall'inizio dell'anno scolastico 2021/2022.
Per i lavoratori fragili, invece, è stato prorogato al 31 dicembre il diritto allo smart- working o, nel caso non possano lavorare in modalità agile, l'equiparazione della malattia al ricovero ospedaliero.
Pescara, 27 ottobre 2021
Il Segretario Generale CGIL Abruzzo Molise, Carmine RanieriI
l Coordinatore Regionale Patronato INCA CGIL Abruzzo Molise, Mirco D'Ignazio
Il 6 agosto scorso l'INPS con proprio messaggio ha comunicato che, a causa della esiguità delle risorse messe a disposizione dal Governo, la quarantena non sarà più equiparabile alla malattia.
Nei fatti, le risorse per l’anno 2020 destinate a coprire quei lavoratori che dovevano rispettare l’obbligo di quarantena furono quantizzate in 663,1 milioni di euro. Nulla è stato deciso invece per l’anno in corso, così facendo, esauriti i fondi pregressi, verranno meno i requisiti per l’equiparazione della quarantena al periodo di malattia con conseguenze sullo stipendio e sui contributi peri i lavoratori interessati.
Lavoratori stagionali, somministrati, pescatori ed operai agricoli che non avessero ancora fatto richiesta, hanno tempo fino al prossimo 30 settembre per l'invio, tramite il Patronato INCA CGIL Abruzzo Molise (le nostre sedi in Abruzzo ed in Molise), delle domande di bonus.
I lavoratori stagionali del turismo o delle terme ed i lavoratori somministrati (ex interinali), per aver diritto al bonus di 1.600€, devono aver avuto, dal 2019 in poi, almeno 30 giorni di lavoro, almeno un contratto scaduto o cessato e non essere attualmente assunti a tempo indeterminato o in pensione o, in alcuni casi, in NASPI.
Non devono inviare la domanda quei lavoratori che hanno già percepito il primo bonus da 2.400 €. Sarà l'INPS, in automatico, a liquidare anche il secondo. È comunque consigliabile inviare di nuovo la domanda qualora la prima sia stata respinta ed attualmente in attesa di riesame.
Obbligatorio, invece, l'invio entro il 30 settembre, per coloro che non hanno ancora fatto nessuna domanda.
Discorso simile per i pescatori autonomi che hanno diritto ad un bonus di 950 € e per gli operai agricoli (con almeno 50 giornate lavorate nel 2020) che hanno diritto ad un bonus di 800 €. In entrambi i casi, il bonus non spetta se attualmente si è titolari di un contratto di lavoro a tempo indeterminato o di pensione, o si è percepito un altro bonus legato al Covid.
Complessivamente, tra Abruzzo e Molise, la platea degli aventi diritto sfiora le 25.000 unità. Di queste, però, si stima che ad oggi solo il 70% abbia effettivamente fatto richiesta dei singoli bonus. Continuano a restare esclusi circa 7.000 persone che, se non si attivano celermente anche tramite il Patronato INCA CGIL Abruzzo Molise, rischiano di perdere un importante sostegno.
Trattandosi di bonus destinati in particolare a chi vive condizioni di precarietà lavorativa e sociale, spesso risulta complicato anche informare dell'esistenza del diritto i lavoratori interessati. A ciò si somma una diffusa difficoltà nell'accesso e nell'utilizzo degli strumenti informatici che, almeno in teoria, consentirebbero di ottenere autonomamente queste prestazioni.
Tutto questo dimostra l'assoluta necessità di superare la condizione di precarietà che investe una parte troppo grande di mondo del lavoro: in questo senso, occasione da non perdere sarà quella della gestione delle risorse che arriveranno dal PNRR che Istituzioni ed Amministrazioni locali dovranno garantire andranno a generare lavoro stabile, con retribuzioni dignitose e diritti adeguati.
Il Segretario Generale CGIL Abruzzo Molise, Carmine Ranieri
Il Coordinatore Regionale Patronato INCA CGIL Abruzzo Molise, Mirco D'Ignazio
